La Valle del Casentino

Il Casentino è una piccola valle in Toscana ai confini con la Romagna.

Attraversata dall’Arno, è cresciuta all’ombra di Firenze e si è affermata nella regione per alcuni particolari aspetti: la sua collocazione geografica e le sue caratteristiche morfologiche, che hanno valso la definizione di “valle chiusa”, il rispetto religioso per le tradizioni, la vocazione per la cultura, il rapporto viscerale con la natura circostante, sono alcuni degli aspetti che ancora oggi caratterizzano il Casentino. Di certo non è casuale che qui sia nato uno dei parchi più belli d’Europa: il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. 

L’eterna competizione tra questi antichi borghi territoriali rappresenta il fascino indiscusso di questa colorata valle, scrigno di tesori artistici di inestimabile valore e di una natura potente e florida, terra ricca di borghi medioevali ben conservati e brulicanti di vita. Una terra dal fascino straordinario e mai uguale a se stessa, fatta di foreste e boschi antichi, di valle e monti, di ruscelli e torrenti, paesaggi e panorami di una bellezza unica.
Una terra custodita e protetta che ha permesso l’istituzione del Parco Nazionale, composta da una distesa verde di oltre 306.000 ettari, dalla ricca biodiversità vegetale, testimoniata dalle 1358 specie, individuate nella recente redazione della checklist della flora vascolare del Parco.
Tra questi monti nella prima riserva integrale d’Europa, quella di sasso Fratino, sono contenute specie animali e vegetali risalenti ad un antichissimo passato che vivono ancora in una sorta di Paradiso protetto inaccessibile all’uomo. Così, lungo pendii impervi e vallate sterminate, è possibile incontrare animali e piante bellissime e rare che trovano in questi luoghi la propria casa ed il proprio rifugio. Sono tornati stabilmente il lupo e l’aquila reale; consistenti popolazioni di cervi, caprioli e daini rappresentano solo il più visibile effetto di un riacquistato equilibrio ecologico.
Il parco è fatto anche di borghi nascosti tra le montagne che ancora vivono di antiche tradizione, di opere contenute in piccolissime chiese di montagna, di percorsi e sentieri immersi in una natura straordinaria. Il Casentino offre uno scorcio unico della Toscana in cui la modernità delle strutture ricettive, di informazione e di accoglienza si integra con la valorizzazione delle tradizioni locali e con un rispetto religioso dell’ambiente naturale. Un territorio ideale per le vacanze verdi, per chi ama la natura, l’avventura, la cucina e l’arte.

In questa terra di secolari contese tra comuni rivali si svolse la nota Battaglia di Campaldino tra aretini e fiorentini, vissuta e narrata magistralmente dalla “Divin poeta” Dante, che qui si è ispirato per la sua Commedia ed ha trovato rifugio durante il suo esilio.

Queste foreste, che rendono l’atmosfera religiosa e di grande intensità, custodiscono inoltre due dei più grandi centri di spiritualità al mondo: l’Eremo di Camaldoli, fondato da San Romualdo nel 1012, e il Santuario della Verna, fondato da San Francesco.

Una terra con tradizioni eno-gastronomiche e una cultura artigianale straordinarie ed antichissime, di cui ancora oggi tutti possono godere i prodotti. Questo è possibile grazie all’attenta attività di ricerca e valorizzazione condotta dalla popolazione locale, che ha permesso di formare i primi presidi come quello del prosciutto del casentino, del raveggiolo (antico formaggio vaccino) e di curare produzioni importanti come quella della melata d’abete, del miele di castagno, della lavorazione del panno del casentino, del legno, della pietra e del ferro battuto.

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